Seminario 15

SOPRAVVIVENZA

Vari estratti dal Libro URANTIA

SOPRAVVIVENZA

Vari estratti dal Libro URANTIA

Documento 2: Sezione 3 (Un consigliere divino)

2:3.2 (36.7) Quanto è inutile fare appelli puerili a un tale Dio affinché modifichi i Suoi decreti immutabili, in modo da evitare le giuste conseguenze del funzionamento delle Sue sagge leggi naturali e dei Suoi giusti comandi spirituali! “Non ingannatevi; Dio non può essere preso in giro; perché tutto ciò che l’uomo semina, lo raccoglierà anche”. Ma è vero che, anche nel raccogliere giustamente il frutto della malvagità, questa giustizia divina è sempre temperata dalla misericordia. La saggezza infinita è l’arbitro eterno che determina le proporzioni di giustizia e misericordia da assegnare in ogni circostanza. La punizione più grande (in effetti una conseguenza inevitabile) della malvagità e della ribellione deliberata contro la regola di Dio è la perdita dell’esistenza come soggetto individuale di quella regola. Il risultato finale della conoscenza del peccato è l’annientamento. In ultima analisi, questi individui identificati con il peccato si distruggono diventando completamente irreali attraverso la loro identificazione con l’iniquità. Tuttavia, la fine de facto di queste creature è sempre rimandata fino a quando i requisiti di rettitudine esistenti in quell’universo non saranno stati pienamente soddisfatti.

2:3.3 (37.1) La cessazione dell’esistenza viene solitamente decretata durante la sentenza dispensativa o di età del regno o dei regni. Sui mondi di tipo Urantia, avviene alla fine di una dispensazione planetaria. La cessazione dell’esistenza può essere decretata in questi casi dall’azione coordinata di tutti i tribunali di giurisdizione, dal Consiglio planetario attraverso i tribunali del Figlio Creatore fino ai tribunali di giudizio degli Antichi dei Giorni. L’atto di scioglimento ha origine nei tribunali superiori del superuniverso, dopo una conferma ininterrotta del processo iniziato nella sfera di residenza del malfattore; e poi, quando la sentenza di estinzione è stata confermata in alto, l’esecuzione viene eseguita dall’azione diretta di quei giudici che risiedono e operano nei centri di governo del superuniverso.

2:3.4 (37.2) Quando questa sentenza viene definitivamente confermata, l’essere identificato con il peccato diventa immediatamente come se non lo fosse stato. Non c’è resurrezione di questo destino; è duraturo ed eterno. I fattori di identità dell’energia vivente si risolvono attraverso le trasformazioni del tempo e le metamorfosi dello spazio nei potenziali cosmici da cui sono emersi in precedenza. Per quanto riguarda la personalità dell’iniquo, essa è privata di un veicolo continuo di esistenza vitale a causa del fallimento della creatura nel fare quelle scelte e decisioni finali che avrebbero assicurato la vita eterna. Quando il continuo abbraccio del peccato da parte della mente associata culmina nella completa identificazione dell’essere con l’iniquità, allora, al momento della cessazione della vita, al momento della dissoluzione cosmica, quella personalità isolata viene assorbita nell’anima superiore della creazione, diventando parte dell’esperienza evolutiva dell’Essere Supremo. Non appare più come personalità; è come se la sua identità non fosse mai esistita. Nel caso di una personalità che ospita un Adjuster, i valori spirituali esperienziali sopravvivono nella realtà dell’Adjuster che continua ad esistere.

Documento 5 :   La relazione di Dio con l’individuo.

5:1.11 (64.2) L’uomo mortale può avvicinarsi a Dio e può ripetutamente abbandonare la volontà divina finché conserva la facoltà di scelta. La sentenza dell’uomo non è sigillata finché non ha perso la facoltà di scegliere la volontà del Padre. Il cuore del Padre non è mai chiuso ai bisogni e alle richieste dei Suoi figli. Sono i Suoi figli che chiudono per sempre il loro cuore al potere di attrazione del Padre, quando perdono finalmente e per sempre il desiderio di fare la Sua volontà divina: conoscerLo ed essere come Lui. Allo stesso modo, il destino eterno dell’uomo è assicurato quando la fusione con l’Aggiustatore proclama all’universo che quell’ascendente ha fatto la scelta finale e irrevocabile di vivere la volontà del Padre.

5:1.12 (64.3) Il grande Dio entra in contatto diretto con la mente dell’uomo mortale e gli dona una parte del suo essere infinito, eterno e incomprensibile per vivere e dimorare in lui. Dio ha intrapreso l’avventura eterna con l’uomo. Se si arrende alle forze spirituali che risiedono dentro e intorno a lei, non potrà fare a meno di raggiungere l’alto destino stabilito da un Dio amorevole come obiettivo universale per le Sue creature ascendenti dei mondi evolutivi dello spazio.

5. La coscienza di Dio /Sezione 5

5:5.13 (69.8) La sopravvivenza eterna della personalità dipende interamente dalla scelta della mente mortale, le cui decisioni determinano il potenziale di sopravvivenza dell’anima immortale. Quando la mente crede in Dio e l’anima conosce Dio, e quando, con l’aiutante Adjuster, tutti desiderano Dio, la sopravvivenza è certa. Le limitazioni dell’intelletto, le restrizioni dell’istruzione, la mancanza di cultura, l’impoverimento dello status sociale, persino l’inferiorità degli standard morali umani derivanti dalla sfortunata mancanza di vantaggi di istruzione, cultura o posizione sociale, non possono invalidare la presenza dello spirito divino in questi individui sfortunati e umanamente limitati, ma credenti. La presenza del Monitore del Mistero costituisce l’inizio e assicura la possibilità di crescita e di sopravvivenza dell’anima immortale.

5:5.14 (70.1) La capacità procreativa dei genitori mortali non si basa sul loro status culturale, sociale, economico o educativo. L’unione dei fattori parentali in condizioni naturali è più che sufficiente per dare origine a una prole. Una mente umana che discerne il bene e il male e che possiede la capacità di adorare Dio, in unione con l’Aggiustatore divino, è tutto ciò che è necessario in quel mortale per avviare e favorire la produzione nella sua anima immortale delle qualità di sopravvivenza, se quell’individuo spiritualmente dotato cerca Dio e desidera sinceramente diventare come Lui, e sceglie onestamente di fare la volontà del Padre in cielo.

6. Il Dio della personalità

Uversa Consigliere Divino

5:6.7 (71.2) L’io materiale ha personalità e identità, identità temporale; anche lo spirito prepersonale Adjuster ha identità, identità eterna. Questa personalità materiale e questa prepersonalità spirituale sono in grado di unire i loro attributi creativi in modo da portare all’esistenza l’identità superstite dell’anima immortale.

5:6.8 (71.3) Così, avendo fornito i mezzi per la crescita dell’anima immortale e avendo liberato l’essere interiore dell’uomo dalle catene della dipendenza assoluta dalla causalità antecedente, il Padre si fa da parte. Ora, essendo l’uomo stato liberato dalle catene della risposta alla causalità, almeno per quanto riguarda il destino eterno, e avendo fornito i mezzi per la crescita dell’io immortale, dell’anima, la creazione o l’inibizione della creazione di questo io sopravvissuto ed eterno, che è suo per scelta, dipende dalla volontà dell’uomo. Nessun altro essere, forza, creatore o agenzia in tutto il vasto universo degli universi può interferire in qualche misura con la sovranità assoluta del libero arbitrio dell’essere mortale che opera nel regno della scelta, per quanto riguarda il destino eterno della personalità del mortale che fa la sua scelta. Per quanto riguarda la sopravvivenza eterna, Dio ha decretato la sovranità della volontà materiale e mortale, e questo decreto è assoluto.

Documento 12 :  L’Universo degli Universi

Sezione 8

12:8.15 (140.11) Nell’evoluzione cosmica, la materia è l’ombra filosofica gettata dalla mente in presenza della luminosità spirituale dell’illuminazione divina, ma questo non invalida la realtà della materia-energia. Mente, materia e spirito sono ugualmente reali, ma non hanno lo stesso valore per la personalità nel raggiungimento della divinità. La coscienza della divinità è un’esperienza spirituale progressiva.

12:8.16 (141.1) Quanto più brillante è l’irradiazione della personalità spiritualizzata (il Padre nell’universo, il frammento di personalità spirituale potenziale nella creatura individuale), tanto maggiore sarà l’ombra proiettata dalla mente che interviene sulla sua investitura materiale. Nel tempo, il corpo dell’uomo è reale quanto la mente o lo spirito, ma alla morte, sia la mente (identità) che lo spirito sopravvivono, mentre il corpo no. Una realtà cosmica potrebbe non esistere nell’esperienza della personalità. E quindi il suo modo di dire greco – la materia come ombra della sostanza spirituale più reale – ha un significato filosofico.

Documento 12 : Sezione 9 ; Realtà personali Perfezionatore di saggezza

12:9.6 (142.1) L’uomo mortale ha un nucleo spirituale. La mente è un sistema energetico personale che esiste intorno a un nucleo spirituale divino e funziona in un ambiente materiale. Questa relazione vitale tra mente personale e spirito costituisce la potenzialità universale della personalità eterna. Problemi gravi, disillusioni permanenti, sconfitte clamorose o morte ineluttabile si verificano solo quando i concetti di sé hanno l’arroganza di sostituire totalmente il potere dominante del nucleo spirituale centrale, distruggendo così lo schema cosmico dell’identità della personalità.

Documento 15 : I sette superuniversi

Sezione 12 (un Censore universale)

15:12.2 (180.3) I tribunali degli Antichi Giorni sono gli alti tribunali di revisione per il giudizio spirituale di tutti gli universi competenti. I Figli Sovrani degli universi locali sono supremi nel loro dominio, soggetti al supergoverno solo nella misura in cui sottopongono volontariamente le questioni alla consulenza o al giudizio degli Antichi dei Giorni, ad eccezione delle questioni che comportano l’estinzione delle creature della volontà. Le ingiunzioni hanno origine negli universi locali, ma le sentenze che comportano l’estinzione di una creatura della volontà sono sempre formulate nella sede centrale del superuniverso e lì vengono eseguite. I Figli degli universi locali possono decretare la sopravvivenza dell’uomo mortale, ma solo gli Antichi dei Giorni possono giudicare esecutivamente gli affari della vita e della morte eterne.

12. I tribunali supremi

15:12.2 (180.3) I tribunali degli Antichi Giorni sono gli alti tribunali di revisione per il giudizio spirituale di tutti gli universi competenti. I Figli Sovrani degli universi locali sono supremi nel loro dominio, soggetti al supergoverno solo nella misura in cui sottopongono volontariamente le questioni alla consulenza o al giudizio degli Antichi dei Giorni, ad eccezione delle questioni che comportano l’estinzione delle creature della volontà. Le ingiunzioni hanno origine negli universi locali, ma le sentenze che comportano l’estinzione di una creatura della volontà sono sempre formulate nella sede centrale del superuniverso e lì vengono eseguite. I Figli degli universi locali possono decretare la sopravvivenza dell’uomo mortale, ma solo gli Antichi dei Giorni possono giudicare esecutivamente gli affari della vita e della morte eterne.

Gli scopi dei Sette Superuniversi. Sezione 14

15:14.1 (181.7) Ci sono sette scopi principali che si stanno sviluppando nell’evoluzione dei sette superuniversi. Ogni scopo principale nell’evoluzione del superuniverso troverà la sua massima espressione in uno solo dei sette superuniversi, e quindi ogni superuniverso ha una funzione specifica e una natura unica.

15:14.2 (182.1) Orvonton, il settimo superuniverso, a cui appartiene il suo universo locale, è noto soprattutto per la sua straordinaria e generosa dotazione di ministero misericordioso ai mortali dei regni. È rinomato per il modo in cui la giustizia prevale, temperata dalla misericordia, e il potere governa, condizionato dalla pazienza, mentre i sacrifici del tempo sono fatti liberamente per assicurare la stabilizzazione dell’eternità. Orvonton è la dimostrazione universale dell’amore e della misericordia.

Carta 28 Sezione 6 (15:14.1 (181.7) L’evoluzione dei sette superuniversi produce sette obiettivi principali. Ogni obiettivo principale dell’evoluzione dei superuniversi troverà la sua espressione finale in uno solo dei sette superuniversi, ed è per questo che ogni superuniverso ha una funzione speciale e una natura unica.

15:14.2 (182.1) Orvonton, il settimo superuniverso, a cui appartiene il suo universo locale, è noto soprattutto per la sua immensa e generosa offerta di ministero misericordioso ai mortali dei regni. È celebrato per il modo in cui prevale la giustizia temperata dalla misericordia e si esercita il potere condizionato dalla pazienza, mentre il tempo viene generosamente sacrificato per garantire la stabilizzazione dell’eternità. Orvonton è, nell’universo, una dimostrazione di amore e misericordia.

DOCUMENTO 28 Sezione 6 (Un potente messaggero)

28:6.5 (314.4) 2. La Memoria della Misericordia. Queste sono le registrazioni vive, reali, totali e complete della misericordia che è stata estesa agli individui e alle razze dalla cura amorevole degli intermediari dello Spirito Infinito nella loro missione di adattare la giustizia della rettitudine allo stato dei regni, come rivelato dalle descrizioni dei Significati dell’Origine. La Memoria della Misericordia rivela il debito morale dei figli della misericordia, le loro responsabilità spirituali, da soppesare rispetto ai beni del loro stock di salvezza fissato dai Figli di Dio. Rivelando la misericordia preesistente del Padre, i Figli di Dio stabiliscono il credito necessario per garantire la sopravvivenza di tutti. Quindi, in conformità con le conclusioni dei Sensi dell’Origine, si apre un credito di misericordia per la sopravvivenza di ogni creatura razionale, un credito molto generoso e grazioso, sufficiente a garantire la sopravvivenza di qualsiasi anima che desideri veramente la cittadinanza divina.

28:6.6 (314.5) Il Memoriale della Misericordia è un registro vivente, un resoconto aggiornato della sua relazione con le forze soprannaturali dei regni. Questi registri viventi del Ministero della Misericordia vengono letti come testimonianza davanti ai tribunali di Uversa, quando viene giudicato il diritto di ogni individuo alla vita perpetua, quando “i troni vengono stabiliti e gli Antichi dei Giorni prendono posto”. Le trasmissioni di Uversa vengono trasmesse e vanno avanti davanti a loro; migliaia e migliaia di esseri portano il loro ministero a loro, e diecimila volte diecimila si presentano davanti a loro, e la corte siede, e i libri vengono aperti. I libri che vengono aperti in un’occasione così importante sono i registri viventi dei seconaphim terziari dei superuniversi. Gli annali ufficiali sono in archivio per corroborare, se necessario, la testimonianza dei Memoriali della Misericordia.

28:6.7 (314.6) Il Registro della Misericordia dovrebbe mostrare che il credito di salvezza aperto dai Figli di Dio è stato pienamente e fedelmente utilizzato nel ministero amorevole delle personalità pazienti della Terza Fonte e del Centro. Ma quando la misericordia si prosciuga, quando la “memoria” testimonia il suo esaurimento, allora la giustizia prevale e la rettitudine decreta. Perché la misericordia non deve essere imposta a coloro che la disprezzano; la misericordia non è un dono che deve essere calpestato dai persistenti ribelli del tempo. Tuttavia, per quanto la misericordia sia preziosa e teneramente elargita, i suoi crediti individuali superano di gran lunga la sua capacità di esaurire le scorte, se il proposito è sincero e il cuore onesto.

DOCUMENTO 30 Sezione 0 = (Un Messaggero Potente) = (mortale glorificato in Havonna)

30:0.2 (330.2) È impossibile formulare classificazioni dettagliate, complete e del tutto coerenti delle personalità del grande universo, perché i loro gruppi non sono tutti rivelati. Ci vorrebbero molti altri documenti per coprire la rivelazione completa, al fine di classificare sistematicamente tutti i gruppi. Una tale espansione concettuale non sarebbe affatto auspicabile, perché priverebbe i pensatori mortali del prossimo millennio dello stimolo fornito alla speculazione creativa dalla rivelazione parziale dei concetti precedenti. È meglio che gli uomini non ricevano troppe rivelazioni; esse soffocano l’immaginazione.

Divisione 4

30:4.11 (341.1) 2. Sopravvissuti addormentati. Tutti i mortali in stato di sopravvivenza e affidati a un guardiano del destino personale varcano la soglia della morte naturale e si personalizzano nel mondo delle dimore nel terzo periodo. Gli esseri accreditati che, per qualsiasi motivo, non sono stati in grado di raggiungere quel livello di padronanza dell’intelligenza e di dotazione spirituale che darebbe loro il diritto di avere angeli custodi personali, non possono andare immediatamente e direttamente nel mondo delle ville in questo modo. Queste anime sopravvissute devono riposare in un sonno inconscio fino al giorno del giudizio di una nuova era, una nuova dispensazione, la venuta di un Figlio di Dio che chiama l’appello dell’età e giudica il regno. Questa è la prassi generale in tutta Nebadon. Di Cristo Michele è stato detto che durante la Sua ascensione al cielo, che concluse la Sua opera sulla terra, “condusse in cattività una moltitudine”. Questi prigionieri erano i sopravvissuti al sonno dai giorni di Adamo fino al giorno della resurrezione del Maestro su Urantia.

30:4.12 (341.2) Il trascorrere del tempo non ha alcuna importanza per i mortali addormentati; essi sono del tutto inconsapevoli e dimenticano la durata del loro riposo. Nel ricomporre la loro personalità alla fine di un’epoca, coloro che hanno dormito per cinquemila anni reagiranno allo stesso modo di coloro che hanno riposato per cinque giorni. A parte questo ritardo temporale, questi sopravvissuti attraversano il regime di ascensione come coloro che evitano il sonno più o meno lungo della morte.

30:4.13 (341.3) Queste classi dispensative di pellegrini del mondo vengono utilizzate per le attività di gruppo morontia nel lavoro degli universi locali. C’è un grande vantaggio nel mobilitare gruppi così grandi; quindi vengono tenuti insieme per lunghi periodi di servizio efficace.

Studenti dei mondi magici. Tutti i mortali sopravvissuti che si risvegliano sui mondi magici appartengono a questa classe.

30:4.15 (341.5) Il corpo fisico di carne mortale non fa parte della ricomposizione del superstite addormentato; il corpo fisico è tornato alla polvere. I serafini del conferimento sponsorizzano il nuovo corpo, la forma morontia, come nuovo veicolo di vita per l’anima immortale e come nuova dimora dell’Aggiustatore in sé. L’Adjuster è il custode del registro spirituale della mente del sopravvissuto addormentato. Il serafino colpito è il custode dell’identità superstite – l’anima immortale – nello stato in cui si è evoluta. E quando sia l’Adjuster che l’angelo custode assemblano gli elementi della personalità a loro affidati, il nuovo individuo costituisce la resurrezione della vecchia personalità, la sopravvivenza dell’identità dell’anima morontia in evoluzione. . Tale riassociazione di anima e Adjuster si chiama propriamente resurrezione; è una ricomposizione dei fattori della personalità, ma anche questo non spiega completamente la ricomparsa della personalità sopravvissuta. Anche se probabilmente non comprenderà mai il fatto di tale operazione inspiegabile, un giorno conoscerà la verità per esperienza, se non rifiuterà il piano di sopravvivenza umana.

DOCUMENTO 31 – Sezione 3 (Un Consigliere Divino e Uno Senza Nome e Numero) = Mortale Glorificato

31:3.4 (348.1) 1. Sappiamo dai registri che i mortali sono classificati come spiriti di primo ordine quando si trovano nei settori minori, che raggiungono il secondo ordine quando vengono trasferiti nei settori maggiori e il terzo ordine quando progrediscono nei mondi di formazione centrali del superuniverso. I mortali diventano spiriti quaternari o graduati quando raggiungono il sesto cerchio di Havona, e spiriti di quinto ordine quando incontrano il Padre Universale. Successivamente, raggiungono il sesto stadio dell’esistenza spirituale prestando il giuramento che li arruola per sempre nell’incarico eterno del Corpo della Finalità Mortale.

31:3.5 (348.2) Osserviamo che la classificazione o la designazione degli spiriti è determinata dal loro effettivo avanzamento da un regno di servizio dell’universo a un altro regno di servizio dell’universo, o da un universo a un altro universo. Presumiamo che il conferimento della classificazione degli spiriti di settimo ordine nel Corpo mortale della Finalità avverrà nello stesso momento in cui i suoi membri saranno promossi a un incarico eterno di servizio in sfere finora non registrate e non rivelate, e che coinciderà con il loro raggiungimento. di Dio Supremo. Ma, a parte queste audaci supposizioni, in realtà non sappiamo più di voi; la nostra conoscenza delle carriere mortali non va oltre l’attuale destino del Paradiso.

31:3.6 (348.3) 2. I finalisti mortali hanno obbedito pienamente al comando dei secoli: “Sii perfetto”; hanno salito il sentiero mortale della culminazione; hanno trovato Dio e sono stati debitamente installati nel Corpo della Finalità. Questi esseri hanno raggiunto il limite attualmente raggiungibile della progressione spirituale, ma non la finalità dello stato spirituale finale. Hanno raggiunto il limite attualmente raggiungibile della perfezione della creatura, ma non la finalità del servizio della creatura. Hanno sperimentato il culto della Divinità nella sua pienezza, ma non la finalizzazione del raggiungimento della Divinità.

31:3.7 (348.4) 3. I mortali glorificati del Corpo del Paradiso Finale sono esseri ascendenti che possiedono la conoscenza esperienziale di ogni fase dell’attualità e la filosofia di vita più completa possibile dell’esistenza intelligente. Durante le epoche della loro ascesa dai mondi materiali inferiori alle altezze spirituali del Paradiso, queste creature sopravvissute sono state istruite al limite delle loro capacità in ogni dettaglio di tutti i principi divini relativi all’amministrazione giusta ed efficiente, oltre che misericordiosa e paziente, di tutta la creazione dell’universo nel tempo e nello spazio.

31:3.8 (348.5) Crediamo che gli esseri umani abbiano il diritto di condividere le nostre opinioni e che siate liberi di speculare con noi sul mistero del destino finale del Corpo del Paradiso Finale. Ci sembra evidente che gli incarichi attuali delle creature evolutive perfezionate sono della natura degli studi specializzati della comprensione universale e dell’amministrazione del superuniverso. E tutti noi ci chiediamo: “Perché gli dei sono così interessati ad addestrare i mortali sopravvissuti in modo così approfondito nella tecnica di gestione dell’universo?””.

DOCUMENTO 40 Sezione 9 (Un messaggero potente)

40:9.7 (451.3) Anche tra i candidati alla fusione con l’Adjuster, solo le esperienze umane che avevano un valore spirituale sono di proprietà comune del mortale sopravvissuto e dell’Adjuster ritornato, e vengono quindi ricordate immediatamente dopo la sopravvivenza del mortale. Per quanto riguarda gli eventi privi di significato spirituale, anche quelli fusi con l’Adjuster devono fare affidamento sull’attributo di riconoscimento della sensibilità nell’anima sopravvissuta. Tuttavia, qualsiasi evento può avere un valore spirituale per un mortale senza avere un valore spirituale per un altro. È possibile, quindi, che un gruppo di ascendenti contemporanei sullo stesso pianeta metta in comune il proprio bagaglio di eventi ricordati dagli Adjuster e ricostruisca così qualsiasi esperienza vissuta insieme che abbia avuto un valore spirituale nella vita di uno di loro.

40:9.8 (451.4) Conosciamo bene le tecniche di ricostruzione della memoria, ma non comprendiamo la tecnica del riconoscimento della personalità. Le personalità, una volta associate tra loro, reagiscono l’una all’altra in modo del tutto indipendente dalle operazioni della memoria; eppure la memoria stessa e le sue tecniche di ricostruzione sono necessarie per conferire a questa reazione personale reciproca la pienezza del riconoscimento.

DOCUMENTO 47 Sezione 3 (Una luminosa stella della sera) “Universo locale “Super-Angel” Personale

47:3.1 (532.7) Sui mondi delle dimore, i sopravvissuti mortali risorti riprendono il filo della loro vita esattamente dove l’avevano lasciato quando sono stati sopraffatti dalla morte. Passando da Urantia al primo mondo della dimora, noterà un cambiamento considerevole, ma se fosse arrivato da una sfera temporale più normale e progressiva, difficilmente avrebbe notato la differenza, se non per il fatto che si trova in possesso di un altro corpo; il tabernacolo di carne e sangue viene lasciato sul mondo della natività.

47:3.2 (532.8) Il vero centro di tutte le attività nel mondo della prima dimora è la sala della resurrezione, il colossale tempio delle personalità ricostituite. Questa gigantesca costruzione è il luogo di incontro centrale dei guardiani serafici del destino, degli Adeguatori del Pensiero e degli Arcangeli della resurrezione. Anche i Portatori di Vita lavorano con questi esseri celestiali per resuscitare i morti.

47:3.3 (533.1) Le trascrizioni della mente mortale e i modelli di lavoro della memoria creaturale, trasposti dal livello materiale a quello spirituale, sono proprietà individuali degli Aggiustatori del Pensiero distaccati. Questi fattori spiritualizzati della mente, della memoria e della personalità della creatura sono per sempre parte integrante di questi Aggiustatori. La matrice della mente creaturale e i potenziali passivi dell’identità sono presenti nell’anima morontia affidata alla custodia dei guardiani serafici del destino. Ed è la riunione dell’anima morontia affidata ai serafini e della mente spirituale affidata all’Aggiustatore che ricostituisce la personalità creaturale e costituisce la resurrezione dei sopravvissuti addormentati.

DOCUMENTO 47 Sezione 4 (Una luminosa stella della sera)

47:4.5 (535.1) Durante l’ascesa nella vita morontia, lei conserva pienamente la memoria del suo Adjuster. Le associazioni mentali che erano puramente animali e interamente materiali sono morte naturalmente con il cervello fisico, ma tutte le cose preziose della sua vita mentale che avevano un valore di sopravvivenza hanno avuto la loro controparte stabilita dall’Adjuster e sono conservate come parte della memoria personale durante la carriera ascendente. Rimarrà cosciente di tutte le sue esperienze preziose mentre passa da un mondo di dimora all’altro e da una sezione dell’universo all’altra, fino al Paradiso.

47:4.6 (535.2) Sebbene abbiate corpi di morontia, continuate a mangiare, bere e riposare durante il vostro passaggio sui sette mondi magici. State assumendo il cibo dell’ordine morontico, un regno di energia vivente sconosciuto sui mondi materiali. Il corpo di morontia utilizza pienamente il cibo e l’acqua, ma senza rifiuti residui. Consideri per un momento: la mansonia numero uno è una sfera molto materiale che mostra gli inizi del regime morontico. Lei è ancora quasi umano e non è lontano dalle vedute limitate della vita terrena, ma ogni mondo porta con sé un progresso definito. Di sfera in sfera, lei diventa meno materiale, più intellettuale e un po’ più spirituale. È negli ultimi tre di questi sette mondi di progresso che il progresso spirituale è più accentuato.

DOCUMENTO 54 Sezione 3 (Un messaggero potente)

3. Il ritardo temporaneo della giustizia

54:3.1 (615.3) Le creature con volontà morale dei mondi evolutivi sono sempre tormentate dalla domanda sconsiderata sul perché i Creatori infinitamente saggi permettano il male e il peccato. Non capiscono che il male e il peccato sono inevitabili perché le creature siano veramente libere. Il libero arbitrio degli uomini in evoluzione e degli angeli squisiti non è un mero concetto filosofico, un ideale simbolico. La capacità degli uomini di scegliere il bene o il male è un fatto dell’universo. Questa libertà di scegliere per se stessi è un dono dei Governanti Supremi, che vietano a qualsiasi essere o gruppo di esseri, nel vasto universo, di privare una singola personalità della libertà divinamente concessa, anche per soddisfare gli esseri disorientati e ignoranti nel godere di quella che erroneamente chiamano libertà personale.

54:3.2 (615.4) Sebbene l’identificazione cosciente e deliberata con il male (peccato) equivalga alla non esistenza (annientamento), ci deve sempre essere un ritardo tra il momento dell’identificazione personale con il peccato e l’esecuzione della punizione, che avviene automaticamente quando ci si abbandona volontariamente al male. Questo ritardo rappresenta un periodo di tempo sufficiente per giudicare lo stato universale del peccatore in modo del tutto soddisfacente per tutte le personalità universali interessate al caso, e allo stesso tempo giusto e sufficiente per ottenere l’approvazione del peccatore stesso.

54:3.3 (615.5) Ma se quel ribelle dell’universo che si oppone alla realtà della bontà e della verità rifiuta di avallare il verdetto, e se il colpevole conosce nel suo cuore la giustizia della sua condanna ma rifiuta di confessarla, allora l’esecuzione della sentenza deve essere differita secondo la convenienza degli Antichi dei Giorni. Ma gli Antichi dei Giorni rifiutano di annientare un essere prima che tutti i valori morali e le realtà spirituali siano estinti sia nell’autore del male che in tutti i suoi possibili sostenitori e simpatizzanti.

DOCUMENTO 54 Sezione 6 (Un potente messaggero)

54:6.9 (620.1) Uno degli errori del pensiero umano su questo argomento è credere che tutti i mortali evolutivi su un pianeta in evoluzione avrebbero scelto di entrare nella carriera del Paradiso se il loro mondo non fosse stato maledetto dal peccato. La capacità di negare la sopravvivenza non risale all’epoca della ribellione di Lucifero. Gli uomini hanno sempre posseduto il dono del libero arbitrio nella scelta della carriera in Paradiso.

DOCUMENTO 110 Sezione 3 (Un messaggero solitario)

Collaborazione con il perito

110:3.1 (1205.5) Gli Adjuster stanno giocando il sacro e magnifico gioco delle epoche; sono impegnati in una delle supreme avventure del tempo nello spazio. Quanto sono felici quando la sua collaborazione permette loro di assisterli nelle loro brevi lotte temporali, mentre continuano a perseguire i loro più grandi compiti dell’eternità! Ma quando il suo Aggiustatore tenta di comunicare con lei, il suo messaggio di solito si perde nel flusso materiale delle correnti energetiche della mente umana; solo occasionalmente si sente un’eco, un’eco debole e lontana della voce divina.

110:3.2 (1205.6) Il suo Adjuster ha il compito di guidarla nella vita terrena e di completare la sua sopravvivenza. Il suo successo non dipende tanto dalle teorie delle sue convinzioni, quanto dalle sue decisioni, dalle sue determinazioni e dalla fermezza della sua fede. Tutti questi movimenti di crescita della personalità diventano potenti influenze che contribuiscono al suo avanzamento, perché la aiutano a cooperare con l’Aggiustatore e a smettere di resistergli. Nelle loro imprese terrene, gli Adeguatori del Pensiero hanno successo o sembrano fallire nella stessa proporzione in cui i mortali hanno successo o falliscono nel cooperare con il piano che li porta sul sentiero ascendente della perfezione. Il segreto della sopravvivenza è racchiuso nel supremo desiderio umano di essere come Dio e nella corrispondente disponibilità a fare ed essere tutto ciò che è essenziale per soddisfare in ultima analisi questo desiderio primordiale.

110:3.3 (1206.1) Quando parliamo di successo o di fallimento degli Aggiustatori, parliamo dal punto di vista della sopravvivenza umana. I Correttori non falliscono mai; sono di essenza divina ed escono sempre trionfanti da ogni loro impresa.

110:3.4 (1206.2) Devo constatare che molti di voi dedicano tanto tempo e sforzi mentali alle piccole cose della vita, mentre trascurano quasi del tutto le realtà più essenziali che contano eternamente, proprio quelle realizzazioni che riguardano l’instaurazione di un accordo di lavoro più armonioso tra voi e il vostro Aggiustatore. Il grande scopo dell’esistenza umana è quello di sintonizzarsi con la divinità dell’Aggiustatore in sé. La grande conquista della vita mortale è diventare veramente e intelligentemente dedicati agli scopi eterni dello Spirito divino che aspetta e lavora nella sua mente. Ma uno sforzo dedicato e determinato per realizzare il destino eterno è pienamente compatibile con la gioia e la felicità della vita e con una carriera terrena onorevole e di successo. La cooperazione con l’Aggiustatore di Pensieri non comporta la tortura di se stessi, la finzione di essere pii o l’umiliazione ipocrita e ostentata di se stessi. La vita ideale è servire con amore, piuttosto che condurre una vita di timore.

110:3.5 (1206.3) Essere disorientati, perplessi e persino a volte scoraggiati e combattuti, non significa necessariamente resistere alla guida dell’Aggiustatore incorporato. Questi atteggiamenti denotano talvolta una mancanza di cooperazione attiva con il Controllore Divino e possono quindi ritardare un po’ il progresso spirituale, ma, per l’anima che conosce Dio, queste difficoltà intellettuali ed emotive non interferiscono minimamente con la certezza della sopravvivenza. L’ignoranza da sola non può mai ostacolare la sopravvivenza, così come il dubbio confuso o l’incertezza paurosa. Solo la resistenza cosciente alla guida dell’Advisor può impedire la sopravvivenza dell’anima immortale in evoluzione.

DOCUMENTO 112 Sezione 2 (Un messaggero solitario)

112:3.2 (1229.9) 1. Morte spirituale (dell’anima). Se e quando un mortale rifiuta la sopravvivenza e l’ha definitivamente rifiutata; quando è stato dichiarato spiritualmente insolvente e moralmente in bancarotta dal parere congiunto dell’Adjuster e dei serafini sopravvissuti, quando tale avviso coordinato è stato registrato su Uversa, e dopo che i Censori e i loro premurosi associati hanno verificato tali risultati, i governanti di Orvonton ordineranno il rilascio immediato del Monitor Interiore. Questo rilascio dell’Aggiustatore, tuttavia, non influisce in alcun modo sui doveri dei serafini personali o collettivi che si prendono cura dell’individuo abbandonato dall’Aggiustatore. Questo tipo di morte ha un significato preciso, indipendente dalle energie viventi che possono temporaneamente continuare ad animare i meccanismi fisici e mentali. Dal punto di vista cosmico, la persona in questione è già morta. La continuazione della vita denota semplicemente la persistenza della forza vitale materiale delle energie cosmiche.

Morte intellettuale (mentale). Quando i circuiti vitali del ministero coadiuvante superiore vengono interrotti dalle aberrazioni dell’intelletto, o dalla distruzione parziale del meccanismo cerebrale, e se questo stato di cose supera un certo punto critico in cui diventa irreparabile, l’Aggiustatore incorporato viene immediatamente rilasciato e va a Divinington. Nei registri dell’universo, si considera che una personalità mortale abbia incontrato la morte non appena i circuiti mentali essenziali dell’azione volitiva umana sono stati distrutti. E questa è ancora la morte, indipendentemente dal fatto che il meccanismo vivente del corpo fisico continui a funzionare. Privato della mente volitiva, il corpo ha cessato di essere umano, ma l’anima di un tale individuo può sopravvivere; dipende dalla scelta precedente della sua volontà umana.

112:3.4 (1230.2) 3. Morte fisica (corpo e mente). Quando la morte colpisce un essere umano, l’Adjuster rimane nella cittadella della mente fino a quando questa cessa di funzionare come meccanismo intelligente, cioè circa fino a quando le energie cerebrali misurabili cessano le loro pulsazioni vitali ritmiche. Dopo questa disintegrazione, l’Adjuster si congeda dalla mente che sta scomparendo, con poche cerimonie come quando vi era entrato diversi anni prima, e si dirige verso Divinington via Uversa.

112:3.5 (1230.3) Dopo la morte, il corpo materiale ritorna al mondo elementare da cui proviene, ma due fattori immateriali della personalità sopravvissuta permangono: in primo luogo, l’Aggiustatore di Pensiero preesistente, con la memoria trascritta della cava mortale, va a Divinington; in secondo luogo, l’anima morontia immortale del defunto viene affidata al guardiano del destino. Queste fasi e aspetti dell’anima, queste formule di identità un tempo cinetiche e ora statiche, sono essenziali per la ripersonalizzazione sui mondi morontici; ed è il ricongiungimento dell’Aggiustatore e dell’anima che ricostituisce la personalità sopravvissuta, che la rende nuovamente cosciente al momento del risveglio morontico.

112:3.6 (1230.4) Per coloro che non hanno un guardiano serafico personale, i conservatori aziendali svolgono fedelmente ed efficacemente lo stesso servizio di salvaguardia dell’identità e di resurrezione della personalità. I serafini sono indispensabili per la ricostituzione della personalità.

112:3.7 (1230.5) Alla morte, il Regolatore del Pensiero perde temporaneamente la personalità ma non l’identità, mentre il soggetto umano perde temporaneamente l’identità ma non la personalità; nei mondi magici i due sono uniti nella manifestazione eterna. Un Adjuster defunto non torna mai sulla terra con l’identità dell’essere che abitava in precedenza. La personalità non si manifesta mai senza la volontà umana; e mai un essere umano separato dal suo Adjuster dopo la morte manifesta un’identità attiva o stabilisce una comunicazione con gli esseri viventi sulla terra. Queste anime separate dal suo Aggiustatore sono totalmente e assolutamente incoscienti durante il breve o lungo sonno della morte. Non possono manifestare alcun tipo di personalità, né avere la capacità di entrare in comunicazione con altre personalità prima del completamento della sopravvivenza. A coloro che si recano nei mondi delle dimore non è consentito inviare messaggi ai propri cari. La politica di tutti gli universi vieta tali comunicazioni durante il periodo dell’attuale dispensazione.

DOCUMENTO 112 Sezione 4-5 (Un messaggero solitario)

112:4.12 (1231.12) Se, al momento in cui la morte la coglie, lei ha raggiunto il terzo cerchio o un regno superiore, e di conseguenza le è stato assegnato un guardiano del destino personale, e se la trascrizione finale del riassunto del suo carattere di sopravvivenza presentato dall’Aggiustatore è certificata incondizionatamente dal guardiano del destino, se i serafini e l’Aggiustatore sono in sostanziale accordo su ogni punto delle loro relazioni e raccomandazioni riguardanti la sua vita, se i Censori Universali e i loro premurosi associati su Uversa confermano questi dati in modo inequivocabile e senza riserve, allora gli Antichi Giorni passano attraverso i circuiti di comunicazione che vanno a Salvington, l’ordine di elevare il suo status. Così coperti, i tribunali del Sovrano di Nebadon decreteranno l’immediato passaggio dell’anima superstite alle sale di resurrezione dei mondi magici.

112:4.13 (1232.1) Secondo le informazioni che ricevo, se l’individuo umano sopravvive immediatamente, l’Aggiustatore si registra su Divinington, si reca in Paradiso nella persona del Padre Universale, ritorna immediatamente per essere abbracciato dagli Aggiustatori Personalizzati del superuniverso e dell’universo locale a cui è stato assegnato, riceve la conferma dal capo monitor personalizzato di Divinington, e poi procede immediatamente alla “transizione di identità”. Da lì è invitato, nel terzo periodo e nel mondo della dimora, ad abitare la stessa forma di personalità preparata a ricevere l’anima superstite del mortale terrestre, come quella forma è stata proiettata dal guardiano del destino.

5. Sopravvivenza umana

112:5.1 (1232.2) L’individualità è una realtà cosmica, sia essa materiale, morontiale o spirituale. L’attualità dello status personale è un dono del Padre Universale che agisce da sé e per sé o per mezzo dei suoi molteplici agenti dell’universo. Dire che un essere è personale significa riconoscere l’individuazione relativa di tale essere all’interno dell’organismo cosmico. Il cosmo vivente è un aggregato quasi infinitamente integrato di unità reali, ciascuna delle quali è relativamente soggetta al destino dell’insieme. Ma le unità personali sono state dotate della capacità effettiva di scegliere di accettare o rifiutare il proprio destino.

112:5.2 (1232.3) Ciò che procede dal Padre è eterno come il Padre, e questo vale sia per la personalità, che Dio dà in virtù della sua libera scelta, sia per il divino Aggiustatore di Pensiero, il frammento reale di Dio. La personalità dell’uomo è eterna, ma, per quanto riguarda l’identità, è una realtà eternamente condizionata. Poiché è nata in risposta alla volontà del Padre, la personalità raggiungerà un destino di Deità, ma l’uomo deve scegliere se sarà presente o meno al raggiungimento di tale destino. In assenza di una scelta positiva, la personalità raggiunge direttamente la Deità esperienziale, diventando parte dell’Essere Supremo. Il ciclo è predeterminato, ma la partecipazione dell’uomo a questo ciclo è opzionale, personale ed esperienziale.

112:5.3 (1232.4) L’identità mortale è una condizione transitoria della vita temporale dell’universo. È reale solo nella misura in cui la personalità sceglie di diventare un fenomeno continuo dell’universo. Ecco la differenza essenziale tra l’uomo e un sistema energetico: il sistema energetico deve continuare, non ha scelta, ma l’uomo ha tutto a che fare con la determinazione del proprio destino. L’Adjuster è in effetti la via per il Paradiso, ma ci vuole 110:3.1 (1205.5) Gli Adjuster stanno giocando il sacro e magnifico gioco delle epoche; sono impegnati in una delle supreme avventure del tempo nello spazio. Quanto sono felici quando la sua collaborazione permette loro di assisterli nelle loro brevi lotte temporali, mentre continuano a perseguire i loro più grandi compiti di eternità! Ma quando il suo Aggiustatore tenta di comunicare con lei, il suo messaggio di solito si perde nel flusso materiale delle correnti energetiche della mente umana; solo occasionalmente si sente un’eco, un’eco debole e lontana della voce divina.

110:3.2 (1205.6) Il suo Adjuster ha il compito di guidarla nella vita terrena e di completare la sua sopravvivenza. Il suo successo non dipende tanto dalle teorie delle sue convinzioni, quanto dalle sue decisioni, dalle sue determinazioni e dalla fermezza della sua fede. Tutti questi movimenti di crescita della personalità diventano potenti influenze che contribuiscono al suo avanzamento, perché la aiutano a cooperare con l’Aggiustatore e a smettere di resistergli. Nelle loro imprese terrene, gli Adeguatori del Pensiero hanno successo o sembrano fallire nella stessa proporzione in cui i mortali hanno successo o falliscono nel cooperare con il piano che li porta sul sentiero ascendente della perfezione. Il segreto della sopravvivenza è racchiuso nel supremo desiderio umano di essere come Dio e nella corrispondente disponibilità a fare ed essere tutto ciò che è essenziale per soddisfare in ultima analisi questo desiderio primordiale.

110:3.3 (1206.1) Quando parliamo del successo o del fallimento di un Aggiustatore, parliamo dal punto di vista della sopravvivenza umana. I Correttori non falliscono mai; sono divini per essenza e escono sempre trionfanti da ogni loro impresa.

110:3.4 (1206.2) Sono costretto a constatare che molti di voi dedicano tanto tempo e tanti sforzi alle cose più importanti della vita, mentre siete vicini a cogliere appieno le realtà più essenziali che sono di importanza eterna, soprattutto quelle realizzazioni che riguardano l’instaurazione di un rapporto di lavoro più armonioso tra voi e il vostro Adjuster. Il grande obiettivo dell’esistenza umana è quello di mettersi nel diapason divino dell’Adjuster interiore. Il grande traguardo della vita mortale è arrivare a una consapevolezza vera e intelligente degli obiettivi eterni dello spirito divino che attende e lavora nella sua mente. Ma uno sforzo deciso e determinato per raggiungere il proprio destino eterno è del tutto compatibile con la gioia e la gioia di vivere, e con una carriera terrena onorevole e di successo. La collaborazione con l’Aggiustatore di Pensieri non implica che non si torturi, che non si faccia passare per pio o che non si umili in modo ipocrita e ostentato. La vita ideale consiste nel servire con amore, piuttosto che mantenere una vita di cinica apprensione.

110:3.5 (1206.3) Il fatto di essere disorientati, perplessi e persino un po’ scoraggiati e delusi, non significa necessariamente che si resiste alla regola dell’Aggiustatore interiore. Questi atteggiamenti a volte mostrano una mancanza di cooperazione attiva con il Moniteur divino e possono quindi rallentare in qualche misura il progresso spirituale, ma, per l’anima che conosce Dio, tali difficoltà emotive e intellettuali non interferiscono con la certezza della sopravvivenza. La sola ignoranza non può mai ostacolare la sopravvivenza, così come i dubbi confusi o l’incertezza cinica. Solo la resistenza cosciente al governo dell’Adjuster può impedire la sopravvivenza dell’anima immortale nell’evoluzione.

FASCICLO 112 Sezione 2 (Un Messager Solitario)

112:3.2 (1229.9) 1. Morte spirituale (dell’anima). Se e quando un mortale rifiuta la sopravvivenza e l’ha definitivamente rifiutata; quando è stato dichiarato spiritualmente insolvente e moralmente in bancarotta dal parere congiunto dell’Adjuster e dei serafini sopravvissuti, quando tale avviso coordinato è stato registrato su Uversa, e dopo che i Censori e i loro premurosi associati hanno verificato tali risultati, i leader di Orvonton ordinano il rilascio immediato del Monitor Interiore. Questo rilascio dell’Aggiustatore, tuttavia, non influisce in alcun modo sui doveri dei serafini personali o collettivi che si prendono cura dell’individuo abbandonato dall’Aggiustatore. Questo tipo di morte ha un significato preciso, indipendente dalle energie viventi che possono temporaneamente continuare ad animare i meccanismi fisici e mentali. Dal punto di vista cosmico, la persona in questione è già morta. La continuazione della vita denota semplicemente la persistenza della forza vitale materiale delle energie cosmiche.

Morte intellettuale (mentale). Quando i circuiti vitali del ministero coadiuvante superiore vengono interrotti dalle aberrazioni dell’intelletto, o dalla distruzione parziale del meccanismo cerebrale, e se questo stato di cose supera un certo punto critico in cui diventa irreparabile, l’Aggiustatore incorporato viene immediatamente rilasciato e va a Divinington. Nei registri dell’universo, si considera che una personalità mortale abbia incontrato la morte non appena i circuiti mentali essenziali dell’azione volitiva umana sono stati distrutti. E questa è ancora la morte, indipendentemente dal fatto che il meccanismo vivente del corpo fisico continui a funzionare. Privato della mente volitiva, il corpo ha cessato di essere umano, ma l’anima di un tale individuo può sopravvivere; dipende dalla scelta precedente della sua volontà umana.

112:3.4 (1230.2) 3. Morte fisica (corpo e mente). Quando la morte colpisce un essere umano, l’Adjuster rimane nella cittadella della mente fino a quando questa cessa di funzionare come meccanismo intelligente, cioè circa fino a quando le energie cerebrali misurabili cessano le loro pulsazioni vitali ritmiche. Dopo questa disintegrazione, l’Adjuster si congeda dalla mente che sta scomparendo, con poche cerimonie come quando vi era entrato diversi anni prima, e si dirige verso Divinington via Uversa.

112:3.5 (1230.3) Dopo la morte, il corpo materiale ritorna al mondo elementare da cui proviene, ma due fattori immateriali della personalità sopravvissuta permangono: in primo luogo, il Precursore del Pensiero preesistente, con la memoria trascritta della preda mortale, viaggia verso Divinington; in secondo luogo, l’anima morontia immortale del defunto viene affidata al guardiano del destino. Queste fasi e aspetti dell’anima, queste formule di identità un tempo cinetiche e ora statiche, sono essenziali per la ripersonalizzazione sui mondi morontici; ed è il ricongiungimento dell’Aggiustatore e dell’anima che ricostituisce la personalità superstite, che la rende di nuovo cosciente al momento del risveglio morontico.

112:3.6 (1230.4) Per coloro che non hanno un guardiano serafico personale, i conservatori aziendali svolgono fedelmente ed efficacemente lo stesso servizio di salvaguardia dell’identità e di resurrezione della personalità. I serafini sono indispensabili per la ricostituzione della personalità.

112:3.7 (1230.5) Alla morte, il Regolatore del Pensiero perde temporaneamente la personalità ma non l’identità, mentre il soggetto umano perde temporaneamente l’identità ma non la personalità; nei mondi magici i due sono uniti nella manifestazione eterna. Un Adjuster defunto non torna mai sulla terra con l’identità dell’essere che abitava in precedenza. La personalità non si manifesta mai senza la volontà umana; e mai un essere umano separato dal suo Adjuster dopo la morte manifesta un’identità attiva o stabilisce una comunicazione con gli esseri viventi sulla terra. Queste anime separate dal suo Aggiustatore sono totalmente e assolutamente incoscienti durante il breve o lungo sonno della morte. Non possono manifestare alcun tipo di personalità, né avere la capacità di entrare in comunicazione con altre personalità prima del completamento della sopravvivenza. A coloro che si recano nei mondi delle dimore non è consentito inviare messaggi ai propri cari. La politica di tutti gli universi vieta tali comunicazioni durante il periodo dell’attuale dispensazione.

DOCUMENTO 112 Sezione 4-5 (Un messaggero solitario)

112:4.12 (1231.12) Se, al momento in cui la morte la coglie, lei ha raggiunto il terzo cerchio o un regno superiore, e di conseguenza le è stato assegnato un guardiano, e se la trascrizione finale del riassunto del suo carattere di sopravvivenza presentato dall’Adjuster è certificata incondizionatamente dal guardiano del destino, e se la trascrizione finale del suo carattere di sopravvivenza presentato dall’Adjuster è certificata incondizionatamente dal guardiano del destino, se i serafini e l’Aggiustatore sono in sostanziale accordo su ogni sezione dei loro rapporti e raccomandazioni riguardanti la sua vita, se i Censori Universali e i loro premurosi associati su Uversa confermano questi dati inequivocabilmente e senza riserve, allora gli Antichi dei Giorni faranno lampeggiare i circuiti di comunicazione che portano a Salvington, l’ordine di elevare il suo status. Così coperti, i tribunali del Sovrano di Nebadon decreteranno l’immediato passaggio dell’anima superstite alle sale di resurrezione dei mondi magici.

112:4.13 (1232.1) Secondo le informazioni che ricevo, se l’individuo umano sopravvive immediatamente, l’Aggiustatore si registra su Divinington, si reca in Paradiso nella persona del Padre Universale, ritorna immediatamente per essere abbracciato dagli Aggiustatori Personalizzati del superuniverso e dell’universo locale a cui è stato assegnato, riceve la conferma dal capo monitor personalizzato di Divinington, e poi procede immediatamente alla “transizione di identità”. Da lì è invitato, nel terzo periodo e nel mondo della dimora, ad abitare la stessa forma di personalità preparata a ricevere l’anima superstite del mortale terrestre, come quella forma è stata proiettata dal guardiano del destino.

5. Sopravvivenza umana

112:5.1 (1232.2) L’individualità è una realtà cosmica, sia essa materiale, morontiale o spirituale. L’attualità dello status personale è un dono del Padre Universale che agisce da sé e per sé o per mezzo dei suoi molteplici agenti dell’universo. Dire che un essere è personale significa riconoscere l’individuazione relativa di tale essere all’interno dell’organismo cosmico. Il cosmo vivente è un aggregato quasi infinitamente integrato di unità reali, ciascuna delle quali è relativamente soggetta al destino dell’insieme. Ma le unità personali sono state dotate della capacità effettiva di scegliere di accettare o rifiutare il proprio destino.

112:5.2 (1232.3) Ciò che procede dal Padre è eterno come il Padre, e questo vale anche per la personalità, che Dio dà in virtù della sua libera scelta. arbitro, che per il divino Aggiustatore di Pensieri, frammento reale di Dio. La personalità dell’uomo è eterna, ma l’identità è una realtà eterna condizionata. Poiché è nata in risposta alla volontà del Padre, la personalità raggiungerà un destino di Deità, ma l’uomo deve scegliere se sarà presente o meno al raggiungimento di tale destino. In assenza di una scelta positiva, la personalità raggiunge direttamente la Deità esperienziale, diventando parte dell’Essere Supremo. Il ciclo è predeterminato, ma la partecipazione dell’uomo a questo ciclo è opzionale, personale ed esperienziale.

112:5.3 (1232.4) L’identità mortale è una condizione transitoria della vita temporale dell’universo. È reale solo nella misura in cui la personalità sceglie di diventare un fenomeno continuo dell’universo. Ecco la differenza essenziale tra l’uomo e un sistema energetico: il sistema energetico deve continuare, non ha scelta, ma l’uomo ha tutto a che fare con la determinazione del proprio destino. Il Correttore è effettivamente la via del Paradiso, ma l’uomo stesso deve seguire questa via per sua scelta, per sua libera volontà.

1to -Estudio de la Creacion2to El Estudio del EGO3to-Implentation Vida en la Terra
4to –  Ajustadores del pensamiento5to Ayudantes de profundizacion6to – El Ajustador y el Alma
7to-Administration- progreso planetario8to- El EGO-el Individo9to – Estudio de Personalidad
10to – Eçstudio profondo de FE11to – La Naturaleza de DIO12to – I Sette Cerchi Psichici
13to – la Oracion14to – I fondamenti della Fede religiosa15to – La Supervivencia
16to – Realidad de la experiencia religiosa17to- Estudio de Mujeres y Hombres18to – Resumen cronologico de URANTIA
19to- El Espirito Santo20to- Personalità21to – Sfere fuori del Paradiso di Havona
Addio Moussa Ndiaye